Il mercato dell’arte immateriale | Affordable Art Fair
Milano, 7 Febbraio 2020

La tecnologia sta sconvolgendo la maggior parte delle industrie e il settore artistico non fa eccezione. Le gallerie più importanti e i musei di tutto il mondo si sono dimostrati sensibili alle nuove modalità di produzione artistica: il New Museum di New York e l’Onassis Foundation hanno creato da poco una partnership per lanciare un laboratorio di realtà virtuale. Il progetto supporterà artisti che incorporano la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) nelle loro opere e offrirà una residenza di un anno a 12 artisti. Come nel caso delle opere concettuali, effimere o da riattivare, anche l’opera digitale richiede il corredo di sofisticati e complessi certificati di autenticità che conferiscano alla creazione artistica quell’unicità, originalità e materialità necessari per la sua tutela e circolazione nel mercato.
Ne parlano: Alessandra Donati (Professore di Legislazione del Mercato dell’Arte e Avvocato, Univ. Milano Bicocca, NABA) e Alessia Zorloni (Co-Direttore del Master in Art Market Management, Università IULM).
Photo: Installation view of 4th Floor to Mildness by Pipilotti Rist. Image courtesy of The Store Studios