Il termometro del mercato: Louise Nevelson
November 10, 2022
Fonte: Il Giornale dell’Arte
Louise Nevelson è stata una figura iconica e vitale per la scena artistica della New York del secondo dopoguerra. Alla sua morte, nel 1988, il figlio decise di ritirare dal mercato tutti i lavori della madre. È solo 17 anni dopo, nel 2005, che bisognoso di denaro, vendette tutta la produzione ad Arne Glimcher, fondatore del colosso americano Pace Gallery.
Grazie al lavoro di Glimcher, i lavori di Louise Nevelson tornarono a essere protagonisti di importanti esposizioni museali e, dopo anni di stallo, i prezzi in asta ricominciano a salire: nel solo anno 2005 il fatturato di Nevelson subisce un +76,5% rispetto all’anno precedente.
Oltre che dalla Pace Gallery, le opere di Louise Nevelson sono trattate in Italia dalla galleria milanese Giò Marconi. I prezzi dei collage possono andare dai 50 ai 100 mila euro, mentre per le sculture monumentali occorre un investimento di almeno 200/300 mila euro.